venerdì 13 ottobre 2017

La RESTAURAZIONE - appunti III B




LA RESTAURAZIONE

Dopo il 1815 le potenze vincitrici contro Napoleone (Austria, Inghilterra, Russia, Prussia) decisero di riunirsi nel Congresso di Vienna per ridefinire la carta geografica dell’Europa e stabilire due princìpi:

  • Il principio del legittimismo: sui troni d’Europa dovevano tornare i sovrani legittimi, ossia quelli che appartenevano alle famiglie regnanti;
  • Il principio dell’equilibrio: nessun Regno sarebbe dovuto essere troppo potente rispetto agli altri e si decise anche di creare alcuni nuovi Regni che facessero da cuscinetto tra le grandi potenze.
L'Europa dopo il 1815

Al Congresso di Vienna si decise anche di creare un’alleanza militare tra le grandi potenze al fine di evitare che scoppiassero altre rivoluzioni: la Santa Alleanza.
 
I rappresentanti delle grandi potenze riuniti a Vienna.


Le potenze rappresentate al Congresso di Vienna speravano che l’Europa tornasse alla situazione precedente la Rivoluzione Francese, cioè all’Ancien Régime, e che quindi i popoli rinunciassero a tutte le conquiste ottenute con la Rivoluzione e con Napoleone.

Molti europei non accettarono questo ritorno al passato e diedero vita a forme di opposizione segrete, attraverso le sette, come la Carboneria.
Coloro che si opponeva ai governi volevano una maggiore libertà garantita dalle Costituzioni e allora presero il nome di liberali.
 
Una riunione clandestina della Carboneria.
I liberali in Italia (riuniti nella Carboneria) diedero luogo ad alcune insurrezioni nel 1820 ottenendo inizialmente dai loro sovrani la concessione di una Costituzione. Queste rivolte però fallirono perché intervenne la Santa Alleanza, mandando i propri eserciti a reprimere le rivolte.
 
L'arresto di Silvio Pellico, condannato a 10 anni di carcere duro in Austria per aver preso parte ai moti del 1820.



In seguito al fallimento dei moti organizzati dalle sette segrete (quali la Carboneria) in Italia un giovane liberale genovese Giuseppe Mazzini decise di cambiare strategia: non più usare lo strumento delle sette, ma creare un’organizzazione: la Giovine Italia, nella quale far entrare tutti i giovani italiani che volessero dedicare la propria vita a questi obiettivi:
·    Unire la Penisola (divisa in 7 Stati) e creare lo Stato italiano;
·    Eliminare le monarchie e creare una Repubblica italiana.
 
Mazzini convince Garbildi a entrare nella Giovine Italia.
Mazzini e la Giovine Italia organizzarono negli anni ’30 e ’40 dell’Ottocento tante insurrezioni in diversi luoghi d’Italia, ma fallirono  tutti i tentativi (famoso l’episodio dei fratelli Bandiera nel ’44).
Fucilazione dei fratelli Bandiera nel 1844.

Nessun commento:

Posta un commento